Sales e Distribution
Il tema del giorno è la struttura delle videate del modulo SAP SD.
Innanzi tutto cos'è SAP SD.
SD è l'acronimo di Sales and Distribution (vendite e distribuzione) e rappresenta uno dei moduli più diffusi del mondo SAP.
Il modulo permette di gestire i ciclo vendita di diversi ambiti aziendali, che vanno dalla vendita di prodotti a quella di servizi.
Nella mia esperienza lavorativa abbiamo utilizzato due tipologie di flussi:
- contratti
- ordini
Le tipologie sono molto simili con la differenza che i contratti hanno normalmente una data di inizio e una data di fine. Campi che, salvo personalizzazioni, non vengono utilizzati negli ordini.
La struttura di SD rispecchia quella che è la classica struttura dei software che si occupano di gestione ordini e cioè una suddivisione tra informazioni di testata e di posizioni.
In più c'è una lieta novità rappresentata dalla maschera di riepilogo, dove vengono raccolte le informazioni solitamente più utilizzate tra testata e posizioni.
Per quanto complesso il primo impatto, SD copre tanti flussi di lavoro, e gli operatori iniziano ad apprezzare dopo poco tempo le potenzialità.
Mi sento di citare due funzionalità particolarmente utili:
- Kit: dei veri contenitori di altri codici. Quando si inserisce un articolo kit, tutti i codici prodotto vengono esplosi. Con un solo inserimento si possono inserire n. articoli, con un risparmio notevole di tempo.
- Piani di fatturazione: a fronte di uno o più articoli, è possibile definire l'emissione di una o più fatture a tempi predeterminati. In questo modo da subito si può inserire la programmazione di un ordine senza doverlo richiamare.
Normalmente nelle infrastrutture software più complesse, vengono collegati a SD anche software esterni che permettono l'import automatico degli ordini, come ad esempio CRM o portali e-commerce.
Oppure vengono collegati anche software che ereditano informazioni da SD, come ad esempio configuratori di prodotti oppure verticali che servono per gestire altri flussi di lavoro.
Le tabelle degli ordini si chiamano rispettivamente VBAK e VBAP.
La prima contiene i campi relativi alla testata e la seconda alla posizioni.
Per cui nella VBAK troveremo campi come il codice cliente, il totale ordine e il nome utente che ha fatto l'inserimento dell'ordine.
Nella VBAP troveremo campi come il codice articolo, la quantità e i singoli prezzi di fatturazione,
Per fare una prova andare nella transazione SAP SE16, inserire la tabella VBAK, richiamare un numero d'ordine e vedere chi l'ha inserito nel campo ERNAM.
A presto.
Innanzi tutto cos'è SAP SD.
SD è l'acronimo di Sales and Distribution (vendite e distribuzione) e rappresenta uno dei moduli più diffusi del mondo SAP.
Il modulo permette di gestire i ciclo vendita di diversi ambiti aziendali, che vanno dalla vendita di prodotti a quella di servizi.
Nella mia esperienza lavorativa abbiamo utilizzato due tipologie di flussi:
- contratti
- ordini
Le tipologie sono molto simili con la differenza che i contratti hanno normalmente una data di inizio e una data di fine. Campi che, salvo personalizzazioni, non vengono utilizzati negli ordini.
La struttura di SD rispecchia quella che è la classica struttura dei software che si occupano di gestione ordini e cioè una suddivisione tra informazioni di testata e di posizioni.
In più c'è una lieta novità rappresentata dalla maschera di riepilogo, dove vengono raccolte le informazioni solitamente più utilizzate tra testata e posizioni.
Per quanto complesso il primo impatto, SD copre tanti flussi di lavoro, e gli operatori iniziano ad apprezzare dopo poco tempo le potenzialità.
Mi sento di citare due funzionalità particolarmente utili:
- Kit: dei veri contenitori di altri codici. Quando si inserisce un articolo kit, tutti i codici prodotto vengono esplosi. Con un solo inserimento si possono inserire n. articoli, con un risparmio notevole di tempo.
- Piani di fatturazione: a fronte di uno o più articoli, è possibile definire l'emissione di una o più fatture a tempi predeterminati. In questo modo da subito si può inserire la programmazione di un ordine senza doverlo richiamare.
Normalmente nelle infrastrutture software più complesse, vengono collegati a SD anche software esterni che permettono l'import automatico degli ordini, come ad esempio CRM o portali e-commerce.
Oppure vengono collegati anche software che ereditano informazioni da SD, come ad esempio configuratori di prodotti oppure verticali che servono per gestire altri flussi di lavoro.
Le tabelle degli ordini si chiamano rispettivamente VBAK e VBAP.
La prima contiene i campi relativi alla testata e la seconda alla posizioni.
Per cui nella VBAK troveremo campi come il codice cliente, il totale ordine e il nome utente che ha fatto l'inserimento dell'ordine.
Nella VBAP troveremo campi come il codice articolo, la quantità e i singoli prezzi di fatturazione,
Per fare una prova andare nella transazione SAP SE16, inserire la tabella VBAK, richiamare un numero d'ordine e vedere chi l'ha inserito nel campo ERNAM.
A presto.
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